DIFFICILE INTERVENTO NELLA NOTTE

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Soverzene (BL), 22-01-07
Sono rientrati alle 10.30 di questa mattina gli ultimi tre tecnici del Soccorso alpino che questa notte hanno partecipato con un'altra squadra al recupero di 4 donne, una di loro ferita, che si sono perse ieri durante un'escursione attorno al lago della val Gallina, finendo nella gola in fondo alla diga. Il gruppo di amiche, tutte di Ponte nelle Alpi, si era diretto per una passeggiata sul lago, ma a tarda sera, non vedendole rientrare, i famigliari hanno provato a rintracciare innanzitutto la macchina, rinvenuta poi vicino al sentiero. Attorno alle 20.30 è stato chiesto l'intervento del Soccorso alpino. Sette tecnici della Stazione di Longarone, più medico e infermiere della Stazione di Belluno, con bevande calde e coperte al seguito, hanno cominciato a cercarle lungo l'itinerario che circonda il bacino artificiale. Verso le 23, hanno sentito i primi richiami nella notte. Ci è voluta però ancora un'ora prima di riuscire a capire la direzione da cui provenivano le richieste di aiuto, nascoste anche dallo scroscio del torrente vicino al quale si trovavano le donne. I volontari sono scesi nella valle, a mezzanotte hanno trovato la prima e subito dopo le altre, provvedendo a dar loro bevande calde e coperte asciutte. Da un primo resoconto sembra che il gruppetto abbia smarrito il sentiero, finendo sempre più in basso, e abbia poi tentato di risalire per un canalone. A questo punto l'incidente di una delle 4, scivolata a valle, cui si sono aggiunti la stanchezza, il freddo e da ultimo il buio. Inutili i cellulari, in quanto in val Gallina non c'è alcuna copertura. Due delle donne, meno provate, sono state assicurate, fatte risalire con le corde da una squadra lungo il versante e poi accompagnate per il sentiero fino alla strada, dove sono arrivate attorno alle 5. La donna ferita è stata intanto medicata e caricata su una barella. Dato l'avvicinarsi dell'alba, con la possibilità dell'elicottero di sopraggiungere, e vista la lunghezza del percorso di risalita e la spossatezza delle ultime due amiche, è stato deciso che il medico e due tecnici attendessero con loro l'arrivo dell'elicottero del Suem di Pieve di Cadore, decollato alle 7.40 non appena le effemeridi lo hanno consentito. Il tecnico di elisoccorso ha quindi recuperato con un verricello di 15 metri la ferita, A.M., 46 anni di Ponte nelle Alpi, trasportata all'ospedale di Belluno con possibili trauma cranico e alla spalla, e l'amica illesa con la stessa modalità. L'ultima squadra è quindi potuta rientarare a piedi.

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