OLTRE TRENTA TECNICI DA VENETO E TRENTINO PER L'INTERVENTO NELLA GROTTA DEL MARGUEREIS

Scritto da
Cuneo, 12-08-07
Erano 32 gli speleologi della 6a Delegazione del Soccorso alpino (da Vicenza, Verona, Trento e Belluno) che hanno preso parte all'intervento di recupero dello speleo croato, Igor Jelevic, 44 anni, bloccato da mercoledì nella grotta Piaggia Bella, nel gruppo del Marguereis, al confine tra Piemonte, Liguria e Francia. La barella che lo trasportava è uscita dalle viscere della montagna alle 14.30, dopo che per giorni, con turnazioni di 24 ore, speleologi provenienti da tutta Italia  lo hanno accompagnato da 400 metri profondità e 4 chilometri di distanza fino all'imbocco. L'uomo, in esplorazione con altre persone, era scivolato procurandosi una frattura esposta alla caviglia e una lussazione alla spalla, in un punto dove i passaggi sono strettissimi.
Da Verona giovedì sono partiti i tecnici disostruttori per allargare con esplosioni di microcariche gli angusti meandri, spesso larghi solo 30 centimetri, per permettere il transito della barella larga 40 centimetri, mentre da Feltre è rrivato il personale sanitario che ha immediatamente dato il cambio ai due del Piemonte e della Toscana, arrivati per primi dal ferito.
Le progressioni sono state molto lente, finchè ieri si è deciso per velocizzare i tempi di far passare la barella in un tratto allagato, il ramo Piedi umidi, che fa da collettore e per questo da Verona sono state mandate apposite mute, come la barella stagna. Gli speleo veneti e trentini hanno trasportato il ferito a partire da qui fino alla confluenza con l'Arma Le Mastelle, dove poi l'anfratto si allarga.

Informativa sulla privacy e Termini di utilizzo

Leggere con attenzione prima di utilizzare questo sito.

Il sito è di proprietà di CNSAS VENETO  ,
 L'utilizzo del sito comporta l'accettazione dei Termini e delle Condizioni dell'Informativa sulla Privacy.