Zoldo Alto (BL), 16-06-06
Ancora nessuna traccia di Renzo Cason, uscito dalla propria abitazione a piedi ieri attorno all'una e mai più rientrato. L'uomo, 55 anni, residente a Pecol di Zoldo, titolare del rifugio 'Baita Civetta' vicino alle piste da sci, non è solito allontanarsi per lungo tempo da casa. La moglie ieri in serata, non vedendolo rientrare, ha dato l'allarme. Fino alle 2 di notte le squadre del Soccorso alpino, 25 volontari delle Stazioni di Zoldo e Longarone, 9 tra Vigili del fuoco effettivi e volontari, più un gruppo di amici e conoscenti, lo hanno cercato nelle zone prossime al luogo della scomparsa. Questa mattina a partire dalle 6, la macchina delle ricerche si è rimessa in moto. Il Centro mobile di coordinamento del Soccorso alpino, base delle operazioni, è posto nel piazzale della seggiovia di Pecol. Da lì vengono coordinate le squadre che, a rotazione, stanno setacciando con una ricerca di precisione le zone alla base del Civetta. L'ultimo avvistamento risale al primo pomeriggio, quando un ragazzo che lavora sugli impianti lo ha visto ad un centinaio di metri dall'abitazione. Il cellulare di Cason ha squillato a lungo, senza che lui rispondesse. Poi è entrata in funzione la segreteria. Purtroppo non è data la possibilità di rintracciare le celle telefoniche e quindi la località dalla quale è partito l'ultimo segnale. Al momento partecipano alla ricerca 35 volontari del Soccorso alpino delle Stazioni Valle di Zoldo - competente per territorio - Longarone, Alleghe, Auronzo, Feltre, Pedemontana del Grappa, mentre sono in arrivo altri tecnici di Val Biois, Pieve di Cadore e Belluno. Sono anche presenti una quindicina tra Vigili del fuoco, effettivi e volontari e rappresentanti del Corpo forestale dello Stato. I soccorsi si stanno inoltre muovendo con 5 unità cinofile, 3 del del Soccorso alpino e 2 del CfS.

