Agordo (BL), 30-03-15
È l'imbrunire, uno scialpinista ferito riesce a lanciare l'allarme al 118 e a dire che si trova da qualche parte sul Framont, poi cade la linea e successive comunicazioni risultano impossibili. Questa è l'emergenza al centro dell'esercitazione che il Soccorso alpino di Agordo ha simulato sabato scorso, 28 marzo, ipotizzando di dover intervenire di notte, in una vasta area con scarsa copertura telefonica, con l'incognita del luogo e del tipo di recupero da dover affrontare. Con le scarne informazioni, 12 soccorritori si sono ritrovati attorno alle 16 in località La Campon, per essere elitrasportati in quota, nell'unica operazione concessa all'elicottero prima della scadenza delle effemeridi, portando con loro l'attrezzatura e il materiale indispensabili per far fronte a qualsiasi manovra, barella, toboga, corde per le calate. Una squadra con l'attrezzatura è stata sbarcata a Forcella del Camp, due soccorritori sul Montalt del Framont, due a Lastia del Framont, in modo da chiudere la zona di ricerca e scendere dall'alto verso il basso. L'infortunato è stato quindi rintracciato dai soccorritori in discesa dal Montalt. La squadra sulla forcella con il materiale è scesa per un centinaio di metri fino alla Busa del Camp per poi risalire e raggiungere l'infortunato. Imbarellato, lo scialpinista è stato calato e portato alla Busa del Camp, da lì issato alla forcella, per poi essere trasportato con il toboga verso Malga Framont e di seguito con il quad fino alla strada. L'addestramento, che è stato inoltre l'occasione per utilizzare sistemi di contrappeso e paranchi, si è concluso alle 22.30.

