Sant'Anna d'Alfaedo (VR), 23-05-13
A partire da domani sera, venerdì 24 maggio, fino a domenica mattina, 26 maggio, una quarantina di speleologi del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico si alterneranno in un addestramento all'interno della Spluga della Preta, uno degli abissi più conosciuti al mondo, per portare a termine due interventi di recupero a diverse quote. Per la prima volta in questa grotta, una delle simulazioni, il soccorso a una persona sfinita dalla stanchezza, partirà alla profondità di -550 metri dove si trova il pozzo Chiodo. La seconda emergenza ipotizzata sarà il trasporto di un ferito in barella, da quota -400 fino all'uscita.
All'esterno dell'abisso, che si sviluppa dentro il Corno d'Aquilio sotto i monti Lessini, sarà posto il campo base da cui saranno coordinate le operazioni. Visto l'elevato afflusso di appassionati, per facilitare le comunicazioni all'interno della Spluga della Preta è già stato posizionato un cavo telefonico fisso che raggiunge i - 250 metri circa di profondità. Se le condizioni meteorologiche non dovessero garantire le condizioni di sicurezza per gli operatori, l'esercitazione sarà rinviata.
L'addestramento, cui prenderanno parte circa 40 persone della 6a Delegazione speleologica, Stazioni di Verona, Vicenza, Veneto Orientale, Trento e Bolzano, rientra in uno dei periodici momenti di formazione dei soccorritori.
A partire da domani sera, venerdì 24 maggio, fino a domenica mattina, 26 maggio, una quarantina di speleologi del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico si alterneranno in un addestramento all'interno della Spluga della Preta, uno degli abissi più conosciuti al mondo, per portare a termine due interventi di recupero a diverse quote. Per la prima volta in questa grotta, una delle simulazioni, il soccorso a una persona sfinita dalla stanchezza, partirà alla profondità di -550 metri dove si trova il pozzo Chiodo. La seconda emergenza ipotizzata sarà il trasporto di un ferito in barella, da quota -400 fino all'uscita.
All'esterno dell'abisso, che si sviluppa dentro il Corno d'Aquilio sotto i monti Lessini, sarà posto il campo base da cui saranno coordinate le operazioni. Visto l'elevato afflusso di appassionati, per facilitare le comunicazioni all'interno della Spluga della Preta è già stato posizionato un cavo telefonico fisso che raggiunge i - 250 metri circa di profondità. Se le condizioni meteorologiche non dovessero garantire le condizioni di sicurezza per gli operatori, l'esercitazione sarà rinviata.
L'addestramento, cui prenderanno parte circa 40 persone della 6a Delegazione speleologica, Stazioni di Verona, Vicenza, Veneto Orientale, Trento e Bolzano, rientra in uno dei periodici momenti di formazione dei soccorritori.


