Cesiomaggiore (BL), 28-05-13
Si perde nei boschi e il fiuto di Rufus, bloodhound di un'unità cinofila del Soccorso alpino, permette di ritrovarlo sano e salvo. Protagonista della vicenda un escursionista di Mestre (VE), F.P., 46 anni, partito questa mattina con una comitiva per una passeggiata attorno al lago della Stua, in Val Canzoi. Divisi in due gruppetti a pochi minuti di distanza, quando attorno alle 13.30 la compagnia si è riunita, gli accompagnatori, che pensavano, ognuno, l'uomo si trovasse nell'altro gruppo, si sono accorti della sua assenza. Sono immediatamente tornati sui loro passi a cercarlo, per poi raggiungere il custode della diga e lanciare l'allarme dal telefono fisso, poichè nella vallata non c'è copertura. Una quindicina di soccorritori della Stazione di Feltre ha subito iniziato a perlustrare l'itinerario ad anello, controllando anche i sentieri che lo incrociano per verificare tutti i percorsi dell'area. All'arrivo dell'unità cinofila da traccia (il bloodhound è considerato un'eccellenza nella disciplina del mantrailing), non avendo indumenti da fargli annusare, il conduttore si è fatto indicare il posto del pulmino dove l'uomo sedeva per consentire al cane di risalirne all'odore. Cane e conduttore si sono diretti con una squadra in un punto dove sicuramente lo scomparso era stato visto. A un certo punto Rufus ha iniziato a tirare verso il bosco e ha portato i soccorritori a ritrovare l'escursionista tra gli alberi, poco prima delle 19. L'uomo, che si era smarrito seguendo una pista battuta in uscita dal sentiero, stava bene ed è stato riaccompagnato al parcheggio. Sul posto anche il Centro mobile di coordinamento del Soccorso alpino e i vigili del fuoco.
Si perde nei boschi e il fiuto di Rufus, bloodhound di un'unità cinofila del Soccorso alpino, permette di ritrovarlo sano e salvo. Protagonista della vicenda un escursionista di Mestre (VE), F.P., 46 anni, partito questa mattina con una comitiva per una passeggiata attorno al lago della Stua, in Val Canzoi. Divisi in due gruppetti a pochi minuti di distanza, quando attorno alle 13.30 la compagnia si è riunita, gli accompagnatori, che pensavano, ognuno, l'uomo si trovasse nell'altro gruppo, si sono accorti della sua assenza. Sono immediatamente tornati sui loro passi a cercarlo, per poi raggiungere il custode della diga e lanciare l'allarme dal telefono fisso, poichè nella vallata non c'è copertura. Una quindicina di soccorritori della Stazione di Feltre ha subito iniziato a perlustrare l'itinerario ad anello, controllando anche i sentieri che lo incrociano per verificare tutti i percorsi dell'area. All'arrivo dell'unità cinofila da traccia (il bloodhound è considerato un'eccellenza nella disciplina del mantrailing), non avendo indumenti da fargli annusare, il conduttore si è fatto indicare il posto del pulmino dove l'uomo sedeva per consentire al cane di risalirne all'odore. Cane e conduttore si sono diretti con una squadra in un punto dove sicuramente lo scomparso era stato visto. A un certo punto Rufus ha iniziato a tirare verso il bosco e ha portato i soccorritori a ritrovare l'escursionista tra gli alberi, poco prima delle 19. L'uomo, che si era smarrito seguendo una pista battuta in uscita dal sentiero, stava bene ed è stato riaccompagnato al parcheggio. Sul posto anche il Centro mobile di coordinamento del Soccorso alpino e i vigili del fuoco.

