DETTAGLI DELL'INTERVENTO DI IERI SERA SUL MONTE GRAPPA

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Paderno del Grappa (TV), 15-08-12
All'indomani dell'impegnativo intervento sul monte Grappa, sono più chiare le dinamiche dell'incidente costato la vita a D.C., 35 anni, di Altivole (TV), morto in seguito ai traumi riportati cadendo tra le rocce. Ieri un gruppo di sei amici trevigiani di età compresa tra i 29 e 36 anni, residenti nei comuni di Altivole, Asolo e uno di Bassano del Grappa (VI) sono partiti per una gita sopra la Valle di San Liberale. Percorso in salita il sentiero 152, al momento di scendere dal numero 102 che taglia la costa del Grappa, hanno smarrito la traccia, in alcuni punti assente poichè il percorso non è molto frequentato, e hanno iniziato a seguire un canale verticale verso valle tra salti di roccia, fino a dividersi. Due sono riusciti a scendere per un canalino più facile e a lanciare un allarme un po' confuso (si parlava di un escursionista in difficoltà) attorno alle 16.30. Gli altri si sono fermati a diverse quote, aggrappati agli alberi per non scivolare, non accorgendosi che D.C., più in basso, era caduto da un salto di roccia. L'elicottero di Treviso emergenza ha effettuato un sopralluogo dall'alto, senza riuscire però a individuare gli escursionisti tra la fitta vegetazione, mentre le squadre del Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa, competente per territorio, aiutate da quelle delle Prealpi Trevigiane, risalivano i canali a piedi, dopo aver predisposto il campo base in Valle di San Liberale con il Centro mobile di coordinamento delle operazioni. Alcuni soccorritori, saliti per uno dei canali, hanno rintracciato, poco sopra i 1.000 metri di quota, 4 escursionisti, con qualche escoriazione, ma incolumi, li hanno assicurati e hanno iniziato a tagliare qualche albero e cespugli per facilitare l'avvicinamento dell'eliambulanza e il recupero. Un'altra squadra, risalita invece per un'altra valletta, si è imbattuta nel corpo senza vita dell'ultimo escursionista, della cui sorte gli amici erano ignari. L'elicottero, a scadenza effemeridi, è riuscito a imbarcare in hovering i 4 compagni, portati a valle e controllati dal personale dell'ambulanza del Suem di Crespano, e a trasportare alcuni soccorritori dove si trovava la salma. Poi è dovuto rientrare. Ormai al buio le squadre, ottenuto il nulla osta per la rimozione dalla magistratura, hanno imbarellato il corpo e, attrezzati gli ancoraggi, lo hanno assicurato e calato per circa 280 metri fino alla strada forestale che porta al Covolo e di lì in jeep fino a valle, per poi affidarla al carro funebre. L'intervento, cui hanno preso parte una ventina di soccorritori, si è concluso attorno alle 23.30.
 
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