ESERCITAZIONE SPELEO VENETO-FRIULI VENEZIA GIULIA

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Paderno del Grappa (TV), 15-09-08
L'abisso dello Spaurasso sul monte Grappa è stato lo scenario in cui si è svolta in tre giorni un'esercitazione congiunta tra la 6a Delegazione speleologica del Veneto (con le Stazioni di Verona, Vicenza, Veneto Orientale) e la 2a Delegazione speleologica del Friuli Venezia Giulia, del Corpo nazionale Soccorso alpino e speleologico, spesso chiamate a intervenire assieme in operazioni di soccorso in tutta Italia. Una settantina di tecnici si sono dati appuntamento venerdì scorso a Cima Grappa, per concludere poi il momento di addestramento ieri, domenica. L'intervento ipotizzato era il recupero di un ferito a -600 metri di profondità. Le piogge torrenziali hanno poi fatto diminuire il limite a -500 poichè più sotto l'accumulo di acqua impediva il passaggio e rendeva rischiose le operazioni. Una prima squadra ha steso un chilometro di cavo telefonico (in grotta si usano vere e proprie cornette del telefono) e si è utilizzata anche la rete radio, pur con difficoltà dovute alla scarsa copertura, anche all'aperto.
Dall'ingresso a 1.740 metri di quota, un gruppo è sceso a verificare lo stato idrico dell'abisso, soprattutto nei punti critici e attorno alle 16.30 di venerdì è iniziata la vera e propria manovra. Hanno lavorato piccoli gruppi, le squadre di attrezzisti per preparare il passaggio di squadre e barella, che hanno allestito corde doppie nei pozzi più lunghi (50 e 70 metri), barellieri per il trasporto dell'infortunato, i sanitari, con un medico e due infermieri, che devono garantire anche al figurante le migliori condizioni, visto che gli anfratti sono costantemente bagnati e la temperatura è di 4 gradi. Proprio per questo è stato utilizzato un sistema di riscaldamento particolare, chiamato 'Piovra', che con i tentacoli posti a diverse altezze lungo il corpo del ferito, spara aria calda e consente di mantenere costante la temperatura.
Il recupero si è concluso in circa 23 ore, con una permanenza media di ciascun tecnico di 19 ore e con 38 persone come numero massimo di soccorritori presenti contemporaneamente all'interno della grotta. L'abisso dello Spaurasso, messo in parte in sicurezza dai tecnici durante l'esercitazione, è molto frequentato e tuttora in fase di esplorazione.

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