SOCCORSI 4 ESCURSIONISTI BLOCCATI NELLA NEVE

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Vodo di Cadore (BL), 11-12-08
Quattro escursionisti padovani, in condizioni proibitive, ieri si sono avventurati sotto il Pelmo, rimanendo bloccati dalla neve e dal buio. Partiti ieri mattina da Zoppè di Cadore, dopo aver raggiunto il rifugio Venezia, M.G., 26 anni, A.C., 26 anni, F.S., 26 anni, e G.G., 29 anni, hanno deciso di rientrare da un percorso alternativo, mentre iniziava a nevicare. La traccia del sentiero è stata presto coperta e i 4, quando si sono accorti di aver smarrito la via corretta, hanno tentato di tornare indietro. In qualche modo sono riusciti a raggiungere il rifugio Talamini, in fase di ristrutturazione e quindi senza possibilità di bivaccare. Bagnati fradici, sprovvisti dell'attrezzatura per passare la notte all'addiaccio, comprese le torce, attorno alle 21  hanno chiesto aiuto al 118. Una squadra di 5 tecnici della Stazione del Soccorso alpino di San Vito di Cadore, con 3 finanzieri, è partita in direzione dell'edificio. Raggiunti i ragazzi, a mezzanotte, con un metro di neve che rendeva faticoso procedere anche con gli sci e le pelli di foca, li hanno riaccompagnati a valle, dove sono arrivati passate le 2. Dal momento che la macchina dei 4 era a Zoppè, i soccorritori hanno messo a loro disposizione la sede per passare la notte.
Il Soccorso alpino bellunese, proprio a seguito dell'aumento esponenziale di questo genere di episodi,  richiede ora che la Legge regionale, che dovrebbe normare gli interventi di carattere non sanitario svolti dal Cnsas e dal Suem, con o senza l'ausilio dell'elicottero, venga applicata. I costi sociali del servizio ed altri fattori rilevanti impongono questo percorso. Il Veneto ha, infatti, un testo di legge innovativo che farà tra l'altro giurisprudenza, è quindi sufficiente renderlo attuale. Il Soccorso alpino bellunese mette inoltre in guardia circa la difficoltà di muoversi nell'ambiente montano con l'attuale manto nevoso. Al di là del pericolo di valanghe (di grado 5, il massimo, in molte zone), presente soprattutto nei prossimi giorni in modo marcato, anche semplicemente muoversi per affontare brevi escursioni è del tutto sconsigliato. I tempi di percorrenza vengono enormemente dilatati soprattutto per chi cammina con le ciaspole o a piedi. L'episodio di ieri è in questo senso significativo.

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