Posina (VI), 18-03-07
Appartiene quasi sicuramente a Pietro Brussich lo scheletro rinvenuto ieri per caso da due alpinisti e recuperato oggi dal Soccorso alpino di Arsiero in un canalone della val Posina. L'uomo di Rovereto, all'epoca sessantaquattrenne, scomparve il 2 giugno dell'84, durante un'escursione con il figlio e un amico nei pressi del passo della Borcola, sul versante trentino. I tre erano scesi verso la val Gulva per raccogliere asparagi selvatici, ma a causa del pendio ripido e scosceso, il figlio aveva consigliato a Brussich di tornare alla macchina per evitare pericoli. Poi l'uomo era sparito. Il Soccorso alpino di Rovereto aveva a lungo perlustrato la zona, fino a interrompere le ricerche senza esito. In realtà Pietro Brussich, tentando di risalire sul passo della Borcola, aveva scavalcato la dorsale ed era sceso in val Posina, dove è scivolato in un canale trovando la morte. Ieri due alpinisti vicentini, impegnati nell'aprire una via nuova nei Sogli Bianchi, dopo essersi calati hanno tagliato la dorsale per arrivare alla Borcola. Attraversando il canale hanno notato i resti di un maglioncino di pile violaceo e parte di uno scheletro con ancora addosso una catenina d'oro. Questa mattina, 8 tecnici del Soccorso alpino di Arsiero, accompagnati dal medico legale incaricato dalla procura della Repubblica e dal maresciallo dei carabinieri di Posina, hanno raggiunto il luogo dove si trovavano i resti, guidati dai due alpinisti. Lo scheletro è stato ricomposto, trasportato fino alla strada e affidato al medico. Dalla descrizione fatta al figlio dell'uomo scomparso contattato al telefono, non dovrebbero esserci dubbi in merito all'identità.