Voltago Agordino (BL), 24-08-07
E' stato recuperato questa mattina il corpo di Andrea Guglielmi, 44 anni, l'escursionista bolognese morto mercoledì, precipitando per oltre 50 metri sul monte Agner. L'eliambulanza del Suem di Pieve di Cadore ha trasportato in quota, a circa 2.400 metri di altitudine, due tecnici del Soccorso alpino della Stazione di Agordo e il tecnico del Soccorso di turno con l'equipaggio. La salma è stata ricomposta, imbarellata e trasportata in un punto più accessibile. Sull'elicottero (che nel frattempo si è dovuto assentare per un trasferimento sanitario urgente) è stato quindi fissato il gancio baricentrico, lungo 35 metri, con il quale la barella e i tre soccorritori sono stati portati a valle. I volontari della Stazione hanno infine accompagnato il carro funebre e i famigliari, da Bologna sono arrivati il padre e la sorella, fino alla cella mortuaria del cimitero di Taibon Agordino.
L'escursionista è quasi sicuramente morto sul colpo, in seguito ai gravissimi traumi riportati sulle rocce, dopo essere caduto. Il percorso scelto da Andrea Guglielmi per scendere dopo aver raggiunto la vetta della montagna, il Boral delle Scandole, è molto impegnativo. Un itinerario per alpinisti, non per escursionisti, con passaggi di secondo e terzo grado, da superare attrezzati di corda. All'imboccatura sono presenti vecchi segnali, impessi ancora quando il nevaio era più esteso e permetteva di superare i tratti difficili in maggiore sicurezza. L'uomo è precipitato nel punto in cui cominciano alti salti di roccia, forse dopo aver perso l'equilibrio o essere scivolato sulla parete ancora umida per la pioggia dei giorni precedenti.