Sant'Anna d'Alfaedo (VR), 22-05-11
Le squadre di speleologi della Stazione di Verona speleo sono intervenuti questa notte in soccorso di una ragazza bloccata nella grotta della Spluga della Preta. La giovane, S.C., 23 anni, di Verona, ieri era scesa nell'abisso dei monti Lessini, uno dei più complessi che arriva fino a -900 metri di profondità, con un gruppo di amici. Nel risalire da quota -200, la ragazza, sfinita dalla stanchezza, non è più riuscita a proseguire. Un tecnico del Soccorso alpino e speleologico, che faceva parte del gruppo, la ha aiutata con altri compagni ad avanzare, ma poi è stato necessario chiedere l'intervento della Stazione di Verona, attorno alle 20.30. Venti tecnici hanno iniziato a scenedere e ad attrezzare il percorso di rientro per il recupero, mentre si muovevano anche i soccorritori di Vicenza, in caso fosse stato necessario supporto alle operazioni. Raggiunto il pozzo 138, prima dell'uscita, le squadre hanno installato un paranco detto 'ragno' e, dopo aver assicurato la giovane, la hanno sollevata per gli ulrimi 130 metri fino all'imbocco della gratta, dove è arrivata verso mezzanotte e mezza. Gli ultimi soccorritori sono usciti dall'abisso alle 3.
Le squadre di speleologi della Stazione di Verona speleo sono intervenuti questa notte in soccorso di una ragazza bloccata nella grotta della Spluga della Preta. La giovane, S.C., 23 anni, di Verona, ieri era scesa nell'abisso dei monti Lessini, uno dei più complessi che arriva fino a -900 metri di profondità, con un gruppo di amici. Nel risalire da quota -200, la ragazza, sfinita dalla stanchezza, non è più riuscita a proseguire. Un tecnico del Soccorso alpino e speleologico, che faceva parte del gruppo, la ha aiutata con altri compagni ad avanzare, ma poi è stato necessario chiedere l'intervento della Stazione di Verona, attorno alle 20.30. Venti tecnici hanno iniziato a scenedere e ad attrezzare il percorso di rientro per il recupero, mentre si muovevano anche i soccorritori di Vicenza, in caso fosse stato necessario supporto alle operazioni. Raggiunto il pozzo 138, prima dell'uscita, le squadre hanno installato un paranco detto 'ragno' e, dopo aver assicurato la giovane, la hanno sollevata per gli ulrimi 130 metri fino all'imbocco della gratta, dove è arrivata verso mezzanotte e mezza. Gli ultimi soccorritori sono usciti dall'abisso alle 3.